Il numero di tentativi che vengono compiuti a livello submicroscopico è enorme. In ogni granello di sabbia e in ogni molecola di cui sono composti gli esseri viventi avvengono miliardi, di miliardi, di miliardi, di miliardi, di scelte casuali ogni secondo. Non so quante volte ripetere questo miliardi, di miliardi, di miliardi, ecc… (chiederemo aiuto al prof. Anselmi).
Per cui se ragioniamo a livello macroscopico e valutiamo i risultati globali, causati dalle probabilità statistiche, possiamo ragionevolmente ipotizzare che tutte le strade possibili sono state provate. Anzi il numero di tentativi prodotti dalla casualità quantistica è talmente elevato, che tutte le possibilità vengono sperimentate più e più volte ogni secondo.
In base a queste considerazioni l’ordine con cui si sperimentano le possibilità è veramente importante? Non si otterrebbero gli stessi risultati se i tentativi venissero fatti in sequenza, in ordine alfabetico o in qualunque altro ordine (o disordine) immaginabile?
Per cui siamo proprio sicuri che ci serve un certo tipo di casualità? Non dovremmo piuttosto porre l’accento sul numero enorme di tentativi ed errori, piuttosto che sull’ordine con cui li si eseguono?
Detto in altre parole, nel software per Qdroidi probabilmente si dovranno concentrare gli sforzi sulla quantità di tentativi piuttosto che sulla casualità. Si dovranno generare miliardi, di miliardi, ecc… di tentativi ogni secondo. E anche trovare il modo di setacciare questi tentativi fino a ottenere qualcosa di somigliante alla vita.